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Cronaca Villa Literno

Il processo ai sindaci trasloca dopo la 'scure' sulle intercettazioni

I giudici rigettano la richiesta di trascrizione di tutto il materiale captato dagli inquirenti

Le intercettazioni entrano nel processo dopo la scure dei giudici. E' quanto acccaduto nel corso dell'udienza del processo che vede imputati l'ex sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino, accusato di corruzione, ed il sindaco di Lusciano Nicola Esposito, accusato di truffa, sugli appalti affidati agli imprenditori Franco e Salvatore Nicchiniello. 

La prima sezione penale del tribunale di Napoli Nord - presidente Luigi Buono - ha sciolto la riserva sull'utilizzabilità delle intercettazioni rigettando la trascrizione della totalità del materiale captato dagli inquirenti per il filone dell'inchiesta riguardante Villa Literno ad eccezione di 3 decreti di intercettazione ritenuti 'validi'. Hanno retto le richieste dei difensori che nel corso della prima udienza avevano chiesto l'inutilizzabilità degli atti. Secondo le argomentazioni dei legali le indagini - avviate sul fronte di Lusciano - si sono estese anche a Villa Literno con gli imprenditori Nicchiniello intercettati a fare da trait d'union tra le due inchieste. Ma proprio i decreti di autorizzazione delle intercettazioni non sarebbero stati motivati a sufficienza diventando così in parte inutilizzabili. 

I giudici hanno conferito anche incarico al perito che dovrà materialmente trascrivere le intercettazioni che verranno depositate entro 60 giorni. Si torna in aula alla fine di settembre quando il processo riprenderà all'aula bunker di Napoli per poter ospitare tutti gli imputati ed i loro difensori. Per quell'udienza è in programma anche l'escussione dei primi testimoni. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Felice Belluomo, Mario Griffo, Giuseppe Stellato, Raffaele Costanzo, Giovanni Cantelli, Nicola Quatrano, Antonio Gravante, Domenico Cesaro, Dario Migliore, Gabriele Piatto, Rocco Trombetti e Franco Liguori.

Nel mirino degli inquirenti, la realizzazione dell'appalto di ‘Adeguamento e completamento della rete fognaria - 1 Stralcio funzionale del Comune di Lusciano’, per il quale è caduta l'accusa di corruzione a carico del sindaco Esposito mentre sono finite dinanzi ai giudici le imputazioni di falso (per il quale il pm ha contestato l'aggravante del falso fidefacente). L'inchiesta si è poi allargata su Villa Literno, in particolare sulla realizzazione di un centro ricettivo-turistico in via delle Dune avvenuta - secondo la Procura - in cambio di soldi ed appoggio elettorale alle amministrative a favore di Tamburrino. Secondo la Procura della Repubblica di Napoli Nord, ci sarebbero state, da parte degli imprenditori, promesse di soldi al dirigente (circa 30mila euro) e l’appoggio elettorale alle elezioni amministrative del 2016 a Tamburrino dietro l’interessamento per velocizzare il rilascio di una licenza per la realizzazione di un centro turistico a Villa Literno richiesto dalla società ‘CGN ‘intestata formalmente alla moglie di Franco Nicchiniello ma gestita, di fatto, da quest’ultimo insieme al figlio Salvatore.


 

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