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Cronaca Alife

Dda vuole rinunciare ai pentiti nel processo a politici ed imprenditori

Colpo di scena durante l’udienza per l’inchiesta “The Queen”. Ora imputati sperano in modifica imputazione

Colpo di scena nel processo per l'inchiesta “The Queen”, in corso a Santa Maria Capua Vetere, sugli appalti finanziati dalla Regione per il progetto "Porte dei Parchi" per la riqualificazione di importanti beni architettonici tra Francolise, Alife, Riardo e Rocca d'Evandro la cui progettazione venne affidata allo studio dell'architetto Guglielmo La Regina, al centro dell'indagine.

La Dda, infatti, ha annunciato la rinuncia ai collaboratori di giustizia. Una circostanza che fa sperare gli imputati - tra cui, oltre a La Regina, figurano anche gli ex sindaci Giuseppe Avecone, di Alife, Ferdinando Bosco, di Casapulla, Nicola D'Ovidio di Riardo, oltre al faccendiere Alessandro Zagaria - in una modifica dell'imputazione con il processo che potrebbe incanalarsi esclusivamente per gli episodi corruttivi contestati ma senza l’aggravante mafiosa. Si torna in aula a metà novembre.

Nel mirino degli inquirenti sono finiti 18 appalti concessi tra il 2013 e l'inizio del 2016 da vari comuni del casertano, come Alife, Francolise, Riardo, tra cui lavori per ristrutturazioni di importanti immobili storici. Tra gli imputati molti ingegneri e architetti nominati dai vari Comuni come componenti delle commissioni di gara responsabili dell'affidamento dei lavori, che, secondo i magistrati della Dda di Napoli, finivano quasi sempre a poche ditte, alcune collegate al clan Zagaria.

Si sono costituiti tra le parti civili i comuni di Casapulla ed Alife, quest'ultimo rappresentato dall'avvocato Salvatore Piccolo, oltre all'associazione Libera. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Giuseppe Stellato, Dezio Ferraro, Gennaro Ciero, Gianluca Di Matteo ed Abet.

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