Il sindaco di Caserta Carlo Marino e la presidente del Consorzio Asi Caserta Raffaella Pignetti sono stati chiamati a testimoniare in tribunale nel processo che vede accusato l’imprenditore Salvatore Capacchione, fratello della ex senatrice Pd Rosaria Capacchione, insieme con l’ex dirigente del Comune di Caserta Carmine Sorbo ed Amato Folco di Casagiove.

Il processo riguarda i permessi ottenuti da Capacchione per la realizzazione di oltre 300 appartamenti nella ex Saint Gobain a Caserta. A far partire le indagini della magistratura i rilievi mossi dall’Anac sul permesso a costruire numero 46 rilasciato dal dirigente Carmine Sorbo il 28 maggio del 2015, quando l'ex sindaco Pio Del Gaudio era già stato sfiduciato da 17 consiglieri comunali e di lì a qualche giorno si sarebbe definitivamente dimesso. Il permesso, il cui iter fu bollato dalla Procura come “farraginoso e inconsueto”, autorizzava la Planta Global srl a realizzare un intervento di edilizia residenziale convenzionata, in particolare ad edificare 4 grossi fabbricati composti da 304 alloggi, oltre a negozi e uffici, nonché due piani interrati destinati ai parcheggi.

Per gli inquirenti il permesso a costruire rilasciato a Capacchione non solo violava gli strumenti di pianificazione urbanistica di carattere generale come il Piano regolatore comunale e il Piano del Consorzio Asi (Area Sviluppo Industriale) della Provincia di Caserta, ma era illegittimo, in quanto rilasciato da un dirigente – Carmine Sorbo – non competente. Nel corso dell’ultima udienza è stato ascoltato il consulente della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha ricostruito in aula tutto il lavoro svolto. L’udienza è stata aggiornata a novembre.