“Temo ancora per la mia vita”. L’ex pentito vuole essere processato in video-conferenza
Salvatore Belforte, accusato per l'omicidio Carbone, ha chiesto il rito abbreviato
Il gup del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Ivana Salvatore deciderà il prossimo 13 giugno se accogliere o meno la richiesta di rito abbreviato avanzata dalla difesa dell’ex collaboratore di giustizia Salvatore Belforte. Il boss dell’omonimo clan di Marcianise, come riporta l’AdnKronos, è accusato di un delitto di lupara bianca del 1991, quello di Orlando Carbone, fatto uccidere a soli 20 anni dal boss dei Mazzacane.
Belforte, difeso dall'avvocato Salvatore Piccolo, ha chiesto per le prossime udienze di partecipare in videoconferenza in quanto teme ancora per la sua vita. Al suo arrivo l'aula è stata fatta sgomberare mentre il boss ha aggiunto che “non è più pentito in quanto litigò con il pm”.