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Cronaca Casapesenna

Processo Medea, ecco la decisione sui giudici ‘ricusati’ da Fontana

Ora si attende la sentenza su politici ed imprenditori

La Corte di Appello ha ritenuto "inammissibile" la richiesta di ricusazione del collegio di Napoli Nord composto da Domenica Miele (presidente), Debora Angela Ferrara e Maria Gabriella Iagulli (a latere) che era stata avanzata dagli avvocati Stile e Sorge, difensori dell’imprenditore di Casapesenna Giuseppe Fontana, imputato nel processo Medea.

Gli avvocati avevano richiesto la ricusazione dei giudici lamentando che, nelle motivazioni con le quali il collegio aver respinto l’istanza di scarcerazione di Fontana, i giudici si sarebbero spinti “troppo oltre” sottolineare le accuse a carico dell’imprenditore. La Corte d’Appello, però, non ha ritenuto sussistenti i motivi alla base della richiesta e l’ha dichiarata inammissibile.

Ora, dunque, si attende la sentenza dei giudici. La Dda ha chiesto anche la condanna a 10 anni anche per Vincenzo Pellegrino di Villa di Briano; 7 anni l’ex senatore dell’Udeur Tommaso Barbato, mentre per Orlando Fontana di San Cipriano sono stati chiesti sei anni. Quattro anni anche per il carabiniere Alessandro Cervizzi (che era in forza al comando provinciale di Caserta) mentre c’è una richiesta a due anni per Carmine Lauritano di Marcianise. Unica richiesta di assoluzione avanzata dal pm è stata quella nei confronti del finanziere Silvano Monaco, che era accusato di rivelazione di segreto d’ufficio.

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