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Cronaca Marcianise

Favori all'Interporto, l'ex commissario in aula nel processo a dirigente e patron

Reppucci conferma che la delibera era una presa d'atto priva di valore provvedimentale

Entra nel vivo il processo per i presunti favori all'Interporto di Marcianise. Una testimonianza attesa e che finalmente è cominciata. A conferire dinanzi ai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere l'ex commissario del comune di Marcianise Antonio Reppucci che aveva redatto la delibera, in realtà una mera presa d'atto, su cui si sarebbero fondati i permessi a costruire. 

Reppucci ha confermato la volontà di risolvere la questione dell'interporto e che lui avrebbe favorito l'esito favorevole dell'accordo istituendo un tavolo tecnico. Ma poi ha anche confermato che la sua delibera era una presa d'atto e quindi priva di valore provvedimentale. Si torna in aula a fine settembre. 

Sotto processo ci sono il patron dell'Ise Giuseppe Barletta, l'ex dirigente ai lavori pubblici di Marcianise Gennaro Spasiano e l'ad dell'Interporto Antonio Campolattano. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Andrea Piccolo, Mauro Iodice, Amedeo Barletta e l'ex pm di 'Mani Pulite' Antonio Di Pietro. 

La vicenda al centro del processo riguarda i presunti favori per i permessi a costruire dell'Interporto che sarebbero stati privi della necessaria approvazione della variante urbanistica. 

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