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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Carinaro

Maxi frode milionaria col vino, parte il processo per gli indagati

Hanno organizzato l'associazione a delinquere finalizzata all'adulterazione del vino tramite zucchero dell'Est Europa, venduto 'in nero' agli imprenditori del settore vitivinicolo

Partirà il prossimo 19 ottobre il processo davanti ai giudici della prima sezione collegiale del Tribunale di Napoli Nord nei riguardi di 8 indagati, coinvolti nella maxi inchiesta della procura normanna su un imponente giro di zucchero dell’est Europa destinato in Italia e venduto sotto banco a operatori del settore vitivinicolo per la sofisticazione del vino.

Gli indagati

Alla sbarra finiranno i due imprenditori salentini Antonio Ilario De Pirro, 50 anni di Galatina (Lecce), e Antonio Rocco Chetta, 64 anni di Lequile Lecce), Santo Aimone, 64 anni di Sant’Antimo (Napoli); Vincenzo Morrone, 30 anni di Sant’Antimo (Napoli); Fabio Michele, 53 anni residente a Mordano (Bologna); Michele Galotta, 44 anni di Quadrelle (Avellino); Giovanni Aimone, 33 anni di Sant’Antimo (Napoli), Vincenzo Bevilacqua, 39 anni di Capaccio (Salerno).

Le accuse

L’accusa, come riporta ‘Lecceprima’, è che tutti, eccetto Chetta, insieme ad altre quattro persone (nei confronti delle quali si è proceduto separatamente) avrebbero costituito, promosso, organizzato e partecipato a un’associazione a delinquere per immettere, violando la legge in materia (la 116/14 “disposizioni relative alla dematerializzazione del registro di carico e scarico delle sostanze zuccherine”), partite di zucchero, anche di origine serba e slovena, nel mercato nazionale. Il prodotto, recapitato all’azienda Gruppo AM srl, con sede a Sant’Antimo, sarebbe stato venduto in nero a imprenditori vitivinicoli soprattutto per sofisticare il vino. L’associazione avrebbe inoltre compiuto operazioni dirette ad ostacolare sia l’individuazione della provenienza del prodotto che l’identificazione dei destinatari, emettendo fatture a imprese cartiere.

Il sequestro nel casertano

Nel blitz della Finanza dell’aprile scorso, i militari hanno posto sotto sequestro due depositi clandestini di zucchero pronto per la consegna agli operatori. Le strutture sono state localizzate a Carinaro e Formigine (Modena). Sotto sequestro inoltre nei due depositi scovati dalla Finanza un enorme quantitativo di zucchero e macchinari: 900 tonnellate di zucchero solido, 150 ettolitri di zucchero liquido, 2 cisterne mobili, una cisterna fissa, un miscelatore, 23 sacchi vuoti da 10 quintali.  In una delle società vitivinicole perquisite sono stati sequestrati 10mila ettolitri di zucchero liquido, sostanza che per legge non può essere detenuta da questo tipo di azienda. In totale sono stati sequestrati beni per circa 12 milioni di euro.

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