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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Trentola-Ducenta

Intercettazioni 'senza censure' nel processo all'ex sindaco: voti comprati a 20 euro

Nel materiale depositato dalla Procura emerge la compravendita elettorale all'esterno dai seggi

Depositate le intercettazioni "senza censure" nel processo a carico dell'ex sindaco di Trentola Ducenta Andrea Sagliocco e di altre 18 persone. Dal nuovo materiale probatorio depositato dagli inquirenti emergerebbero non solo gli interessi sul settore dei lavori pubblici ma anche un'ipotesi di voto di scambio. 

Infatti, nel materiale finito nel fascicolo del giudice Rossella Marro (subentrato nell'ultima udienza a Cioffi) c'è un'annotazione della polizia del commissariato di Aversa proprio sulla compravendita dei voti fuori al seggio della scuola di via Collodi. Siamo nel giugno del 2018. Fu una fonte confidenziale a farlo rilevare ai poliziotti, portando anche una registrazione di un colloquio che lascia poco spazio ad altre interpretazioni. "Allora perché lo devo votare per venti euro a quello", dice un uomo al suo interlocutore, tale Nicola, "mi disse che mi dava 50", prosegue.

Secondo l'annotazione della polizia l'uomo si stava lamentando del fatto che il prezzo pattuito per il voto era stato stabilito in 50 euro mentre all'uscita dal seggio avrebbe ricevuto invece 20 euro. La 'talpa' della polizia ha anche confermato che "la compravendita di voti è stata effettuata nel corso delle elezioni da candidati collegati all'elezione a sindaco di Sagliocco Andrea". 

Successivamente sarebbe stato la polizia riceve una nuova segnalazione riguardante uno dei candidati e persona di fiducia di Sagliocco che avrebbe effettuato la presunta compravendita dei voti per il ballottaggio. Queste le circostanze riferite nelle annotazioni della polizia e finite nel fascicolo del giudice. Il processo riprenderà a fine ottobre. 

Sono imputati insieme all'ex primo cittadino Giovanni Addario, 38 anni di San Prisco; Elena Bassolino, 52 anni di Sant'Anastasia; Aurelio Costanzo, 37 anni di Trentola Ducenta; Raffaele De Caprio, 55 anni di Trentola Ducenta; Salvatore De Marco, 54 anni di San Marcellino; Mena Esposito, 53 anni di Trentola Ducenta; Agostino Fabozzi, 62 anni di Trentola Ducenta; Alfredo Fabozzi, 47 anni di Aversa; Antonella Fabozzi, 45 anni di Aversa; Saverio Fabozzi, 68 anni di Trentola Ducenta; Saverio Griffo, 45 anni di Trentola Ducenta; Luigi Letizia, 57 anni di Casal di Principe; Luigi Lorvenni, 52 anni di San Marcellino; Giuseppe Melucci, 54 anni di Trentola Ducenta; Raffaele Ranucci, 58 anni di Trentola Ducenta; Tammaro Volpe, 45 anni di Parete; Nicola Zagaria, 34 anni di Trentola Ducenta; Mauro Felaco, 39 anni di Casaluce. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Felice Belluomo, Stefano Montone, Alfonso Quarto, Gabriele Piatto, Arcangelo D'Alessio, Raffaele Rianna, Roberto Barbato, Bartolomeo Mariniello, Ferdinando Trasacco, Roberto Saccomano, Pasquale Davide De Marco, Clemente Anselmi, Arturo Caiazzo, Vincenzo Di Vaio, Vincenzo Alesci, Luciano Fabozzi, Vincenzo Motti e Carlo De Stavola. 

Gli indagati sono accusati a vario titolo di corruzione, concussione, falso, turbata libertà degli incanti, peculato. Secondo gli inquirenti, a Trentola Ducenta si sarebbe verificata una fitta rete di rapporti tra esponenti politici (in particolare il sindaco Sagliocco e un consigliere della sua maggioranza), del settore amministrativo comunale (l’area lavori pubblici, urbanistica e Utc) e imprenditori locali, finalizzata al rilascio di autorizzazioni amministrative e all’affidamento di lavori pubblici in violazione al codice degli appalti. In particolare dalle indagini, è emerso un sistema illecito sulla gestione degli affidamenti diretti, attuato dal Comune tramite un ostruzionismo amministrativo a carico di imprenditori vittime che, per  evitare conseguenze negative sotto il profilo del rilascio di autorizzazioni amministrative, hanno ceduto alla richiesta di assumere persone indicate dagli indagati o di fornire ‘aiuti’. Inoltre dall’indagine condotta dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Aversa sono emerse anche situazioni riguardanti imprenditori collusi che hanno fornito favori in cambio di autorizzazioni amministrative illegittime. Si sono costituiti parte civile l'imprenditore Raffaele Marino, con l'avvocato Dario Migliore; Rosaria Monaco, proprietaria dello stabile del supermercato Decò, con l'avvocato Maria Rosaria Di Dona; il Comune di Trentola Ducenta con l'avvocato Maria Giovanna D'Ausilio. 

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