rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Maddaloni

Minacciano donna per riavere i soldi, condannate mamma e figlia

Escluse le accuse di usura: la somma era stata tenuta indebitamente

Condannate ma evitando la pena più grave per estorsione e usura. Si è concluso così il processo che vedeva imputate mamma e figlia di Maddaloni davanti alla Prima Sezione collegio A de tribunale di Santa Maria Capua Vetere (presidente Caparco). Per Carmela Senneca ed Anna Diezio il pubblico ministero aveva richiesto condanne pesanti (8 e 6 anni) ma il giudice ha accolto la tesi difensiva dell'avvocato Dezio Ferraro, assolvendole dai reati più gravi e derubricando le minacce e lesioni in esercizio arbitrario delle proprie ragioni e commando una pena di 10 mesi per la mamma ed otto mesi per la figlia (sospesa per entrambe).

Il processo nasce in seguito ad un intervento dei Carabinieri che raccolsero la denuncia della 'vittima' la quale aveva dichiarato di essere stata aggredita da mamma e figlia perché non riusciva a pagare un debito usuraio. Ma nel corso del dibattimento è emerso che, in realtà, i soldi che erano stati consegnati alla vittima erano relativi al pagamento di cambiali bancarie che mamma e figlia avevano affidato alla stessa. Alcuni pagamenti però saltarono e si scoprì che colei che aveva denunciato in realtà aveva tenuto per sé i soldi che le erano stati consegnati per effettuare i pagamenti e non li aveva più restituiti nonostante varie richieste. Per questo motivo, nel corso dell'ultimo incontro, si arrivò alle minacce ed alla denuncia ai carabinieri.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Minacciano donna per riavere i soldi, condannate mamma e figlia

CasertaNews è in caricamento