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Cronaca Presenzano

Abusi sessuali, processo a don Roncone subisce nuovo stop

Manca la delega da Napoli dopo il trasloco del fascicolo a Santa Maria Capua Vetere

Una delega autorizzativa mancante con relativa richiesta al collegio di un termine per regolarizzare la faccenda. Si è aperto con un ulteriore rinvio il processo a carico di Don Gianfranco Roncone - ex parroco di Presenzano accusato di abusi sessuali su minori, induzione alla prostituzione minorile e possesso di materiale pedopernografico - celebrato dinanzi alla Prima Sezione Penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in composizione collegiale presieduta dal giudice Giovanni Caparco.

All'apertura del dibattimento il pubblico ministero Sergio Occhionero ha chiesto un rinvio al collegio poiché non ha rinvenuto nel fascicolo la delega autorizzativa del Procuratore Generale del Tribunale di Napoli trattandosi di reati di competenza distrettuale. Il processo è stato incardinato presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dopo l'eccezione sollevata dai difensori dell'ex parroco di Presenzano gli avvocati Renato Jappelli e Dario Mancino relativa alla competenza territoriale in quanto i fatti oggetto di contestazione si sono svolti nella sfera di competenza del foro sammaritano. Eccezione accolta dai giudici partenopei dinanzi ai quali era stato rinviato a giudizio Don Roncone che disposero la trasmissione degli atti per la fissazione del processo presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Si torna in aula nella prima settimana del mese di aprile, data per la quale sono stati convocati i primi testimoni.

Lo scandalo in cui è stato coinvolto il prete 56 enne originario di Sparanise scoppiò il 23 dicembre 2020 quando i carabinieri della stazione di Vairano Scalo acquisirono  i dispositivi telematici in uso all'ex parroco della comunità di Presenzano al fine di rinvenire tracce di materiale pedopernografico o che attestassero l'intreccio di una relazione con i minorenni. Dai riscontri dei militari emersero palpatine al sedere intercorse in due episodi distinti - dicembre 2019 e settembre 2020 - ai danni di un piccolo fedele 17enne. Episodi denunciati dal minore e di lì a poco l'attività di indagine dei militari ebbe inizio. Lo scandalo in seno al Clero ebbe delle ripercussioni drastiche e repentine adottate dalla Diocesi di Teano tant'è che il vescovo Giacomo Cirulli il 24 dicembre 2020 sottopose Don Gianfranco Roncone al divieto di esercizio del ministero pubblico di sacerdote allontanandolo immediatamente dalla comunità parrocchiale di Presenzano.

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