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Cronaca Casapesenna

Don Michele resta in carcere fino al termine del processo

Carabinieri in aula per bloccare una "fan" del sacerdote che scattava foto e sul banco dei testimoni arriva Spinillo

Don Michele Barone resta in carcere fino al termine del processo. Il presidente del collegio giudicante Maria Francica, su istanza dei pubblici ministeri Di Vico e Pannone, ha disposto la sospensione dei termini di custodia cautelare. 

E' quanto accaduto oggi a margine di un'udienza del processo che vede alla sbarra il sacerdote del Tempio di Casapesenna, accusato di violenza sessuale nei confronti di due ragazze e di maltrattamenti e lesioni nei confronti di una 13enne di Maddaloni; i genitori della vittima delle pratiche esorcistiche di don Barone ed il dirigente del commissariato di polizia di Maddaloni Luigi Schettino

DON MICHELE PRENDE LA PAROLA

Un'udienza piuttosto movimentata quella celebrata oggi e che ha visto sul banco dei testimoni le zie della vittima ed il marito di una di loro, che hanno confermato, sostanzialmente, quanto già riferito ai magistrati in fase di indagini. Proprio riguardo la testimonianza di una delle zie, la sorella della mamma della piccola Giada (nome di fantasia), che don Michele ha rilasciato dichiarazioni spontanee alla Corte sostenendo come la testimonianza fosse inficiata da un risentimento della teste nei suoi confronti.

Il sacerdote ha raccontato come anche la zia della ragazzina fosse una sua adepta, come dimostrerebbe anche uno scambio di messaggi custodito nel telefono cellulare di don Barone, ma i rapporti si sono interrotti quando la madre della 13enne, oggi sotto processo, decise di pagare un pellegrinaggio ad un'altra parente e non a lei. 

CARABINIERI IN AULA

Ma c'è anche un altro episodio che ha caratterizzato l'udienza di oggi. Nel corso del processo, infatti, si sarebbe verificato un guasto ai microfoni con l'intervento dei tecnici e l'udienza che è stata temporaneamente sospesa. In questo frangente, quando le porte che si sono aperte, qualcuno, probabilmente una ragazza che fa parte della schiera di fedeli sempre presente nei corridoi al primo piano del Palazzo di Giustizia, ha scattato una foto a don Michele in aula, provocando proteste e l'intervento della forza pubblica in servizio presso il tribunale.

IL VESCOVO IN AULA

Il processo è stato rinviato all'inizio di novembre e sul banco dei testimoni dovrà salire il vescovo di Aversa Angelo Spinillo. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Carlo De Stavola, Giuseppe Stellato, Maurizio Zuccaro e Camillo Irace. Le ragazze che avrebbero subito la violenza sessuale dal prete sono assistite dagli avvocati Rossella Calabritto e Luigi Mordacchini.

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