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Cronaca Casapesenna

La grande accusatrice di don Barone per 7 ore davanti ai giudici

Maxi testimonianza della sorella della 13enne vittima della violenza durante gli esorcismi

Ha parlato per quasi 7 ore la sorella della piccola Giada, la ragazzina di 13 anni maltrattata da don Michele Barone durante gli esorcismi, nel corso del processo che si è celebrato stamattina, a porte chiuse, dinanzi al giudice Francica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

La ragazza - che ha denunciato il prete insieme ai genitori (anch'essi a processo) ed al commissario di polizia di Maddaloni Luigi Schettino - ha confermato sostanzialmente tutte le accuse, con i maltrattamenti fatti dal sacerdote del Tempio di Casapesenna nel corso dei riti per "purificare" l'anima della piccola, ritenuta posseduta dal demonio e poi guarita durante un pellegrinaggio in Polonia che si è concluso con le manette strette ai polsi del prete, accusato anche di lesioni nei confronti della minorenne e di violenza sessuale nei confronti di altre due ragazze.

La giovane ha parlato di un racconto scritto dalla sorellina in cui ha ripercorso la vicenda. Racconto finito anche all'interno della consulenza della psicologa (allegata agli atti del processo) e che le sarebbe stato mostrato nel corso di un incontro con la piccola. La 13enne, secondo quanto riferito dalla sorella in aula, ora starebbe meglio e si starebbe riprendendo dopo il calvario passato. 

Il processo è stato rinviato all'inizio di novembre. Nel collegio dei difensori degli imputati ci sono gli avvocati Camillo Irace, Maurizio Zuccaro, Carlo De Stavola e Giuseppe Stellato. Si sono costituite parti civili, con gli avvocati Rossella Calabritto e Mordacchini, altre due ragazze che accusano il prete di violenza sessuale. 

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