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Cronaca Maddaloni

Processo a don Barone, 4 poliziotti difendono il dirigente Schettino

Gli agenti "scaricano" le colpe sul commissario Esposito sulla gestione della denuncia

L'esposto contro l'ex sacerdote del tempio di Casapesenna Michele Barone sarebbe dovuto essere portato avanti dal commissario Vito Esposito in quanto responsabile della sezione di polizia giudizaria del commissariato di Maddaloni. Questo, almeno, quanto hanno sostenuto alcuni poliziotti che stamattina sono stati ascoltati nel corso del processo a carico dell'ex prete, accusato di maltrattamenti e lesioni nei confronti di una ragazzina di 14 anni durante pratiche esorcistiche medioevali e di violenza sessuale nei confronti di altre due giovani, del dirigente del commissariato di Maddaloni Luigi Schettino e dei genitori della ragazzina vittima degli abusi da parte del prete. 

Stamattina, dinanzi al giudice Francica, gli agenti del commissariato di Maddaloni hanno parlato delle responsabilità del commissario Esposito (non indagato ed autore di una relazione di servizio alla base del processo al suo dirigente) scaricando, quindi, le responsabilità di Schettino, che comunque sarebbe stato a conoscenza dei fatti, proprio su Esposito. Secondo quanto riferito da Esposito nel corso della scorsa udienza, però, la gestione della denuncia sarebbe stata curata da Schettino e per questo lui non se ne interessò. 

Il processo è stato poi aggiornato alla metà di ottobre per ascoltare altri testimoni della difesa. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Camillo Irace, Maurizio Zuccaro, Carlo De Stavola, Umberto Pappadia e Giuseppe Stellato. Le ragazze che hanno subito violenze sessuali si sono costituite parti civili assisitite dagli avvocati Rossella Calabritto e Luigi Mordacchini. 

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