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Cronaca

Processo al dentista: il giudice nomina un super-esperto

Lo psichiatra dichiara l'incapacità di intendere e volere dell'imputato. Scontro tra perizie

Il dentista Giovanni Della Valle è affetto da schizofrenia e pertanto è incapace di intendere e volere. E' questa la conclusione a cui è arrivato il consulente tecnico di parte, lo psichiatra Letizia, ascoltato nel corso del processo a carico del professionista casertano accusato di aver sequestrato sua sorella nell'abitazione materna di via G.M. Bosco, a Caserta.

Stamattina il consulente della difesa  è stato ascoltato dinanzi al giudice Marinella Graziano del tribunale di Santa Maria Capua Vetere rispondendo alle domande del difensore del dentista, l'avvocato Gennaro Iannotti, e delle altre parti. Un'escussione lunga e dettagliata in cui sono state confutate le tesi del perito  nominato dal tribunale che aveva "sminuito" il quadro clinico di Della Valle ad un disturbo delirante cronico. Patologia che ad avviso di Letizia non è inserita nella linee guida della psichiatria moderna . Della Valle, secondo lo psichiatra, è affetto da schizofrenia, sia oggi che al momento dei fatti, ragion per cui non era e non è in grado di intendere e volere. 

Circostanze, quelle emerse nel corso del processo, che hanno spinto il giudice Graziano a volerci vedere chiaro. Per questo verrà individuato un nuovo esperto che sia capace di dirimere la questione. Una ricerca che si protrarrà fino a luglio quando il magistrato farà sapere il nome dello studioso. Istanza a cui si è associata anche la difesa della parte civile, rappresentata dall’avvocato Olimpia Rubino, ed il pubblico ministero.

Il dentista fu bloccato dopo un blitz della polizia avvenuto il 29 ottobre 2013 all'interno dell'appartamento, attiguo allo studio, dove la sorella Antonella, oggi 49enne, viveva in condizioni oltre il limite dell'agibilità sanitaria, con escrementi sparsi per tutta la casa.
 

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