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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Casapesenna

Accusati di essere i prestanomi del nipote di Zagaria, intercettazioni inutilizzabili ed il giudice li assolve

Nell'ambito dell'inchiesta sono stati coinvolti anche funzionari della Parmalat che hanno optato per il rito ordinario

Intercettazioni inutilizzabili. Il gup del tribunale di Napoli ha assolto Giovanni Massaro, 48 anni di Casapesenna, e Gianfranco Costanzo, 38 anni di San Nicola la Strada, dall'accusa di intestazione fittizia aggravata dall'aver favorito il clan dei Casalesi, in particolare il nipote del boss Michele Zagaria, Filippo Capaldo.

Per la Dda, Massaro e Costanzo si sarebbero intestati la società cooperativa Santa Maria, utilizzata da Capaldo per continuare l'attività di distribuzione del latte in sostituzione della confiscata Euromilk, eludendo le disposizioni in materia di prevenzione.

I difensori degli imputati - gli avvocati Guido Diana e Salvatore De Blasio - hanno sostenuto come le intercettazioni ambientali e telefoniche, alla base delle contestazioni della Dda, erano inutilizzabili in quanto disposte nell'ambito di un altro procedimento - riguardante la criminalità stabiese - e dunque non autorizzate per lo specifico reato contestato. Argomentazioni che sono state accolte dal gup che al assolto i due.

Nell'ambito dell'inchiesta sono stati coinvolti anche funzionari della Parmalat che hanno optato per il rito ordinario.

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