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Cronaca Maddaloni

Processo don Barone, archiviata l'indagine sul commissario di polizia

Esposito ascoltato come testimone 'puro' dinanzi alla Corte d'Appello

Archiviato il procedimento a carico del commissario di polizia Vito Esposito. E' quanto emerso nel corso del processo in Corte d'Appello a carico di Michele Barone, ex prete del Tempio di Casapesenna, accusato di maltrattamenti nei confronti di una ragazzina di 14 anni di Maddaloni durante pratiche esorcistiche dal sapore medievale e di violenza sessuale nei confronti di altre due giovani (reato per il quale è stato assolto in primo grado dai giudici di Santa Maria Capua Vetere).

Esposito, testimone nel processo, doveva essere escusso con l'assistenza di un legale ma ha portato con sé il decreto di archiviazione emesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Ha dunque potuto essere interrogato come testimone "puro" per i fatti di cui a conoscenza, in particolare sull'attività svolta in seguito alla segnalazione della sorella della ragazzina al commissariato di Maddaloni. Esposito ha ribadito di essersi limitato a dirle di portare un referto sulle condizioni di salute della ragazza. Ha ribadito di non essere a conoscenza dell'esposto e di aver redatto una relazione di servizio dopo mesi in seguito alla trasmissione di un servizio su don Barone a Le Iene. Si torna in aula a metà giugno quando toccherà ai genitori della ragazzina (entrambi condannati in primo grado) che si sottoporranno nuovamente ad esame. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Giuseppe Stellato, Carlo Taormina, Carlo De Stavola, Elisabetta Carfora e Maurizio Zuccaro. 

In primo grado Barone era stato condannato a 12 anni di reclusione solo per i maltrattamenti e le lesioni subite dalla ragazza mentre era stato assolto dall'accusa di violenza sessuale nei confronti di altre due ragazze. Il padre e la madre della ragazza erano stati condannati a 4 anni e 5 mesi e 4 anni a testa. Una sentenza che è stata appellata da tutte le parti, compresa Procura e parti civili, tra cui l'avvocato Rossella Calabritto, che hanno chiesto la revisione della sentenza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere e di condannare Barone anche per la violenza sessuale. Tra le parti civili anche l'avvocato Luigi Ferrandino.  

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