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Cronaca Casapesenna

Ancora un rinvio nel processo d'Appello a don Barone

Udienza a metà novembre per le condizioni di salute dell'ex prete

Le condizioni di salute di Michele Barone, l'ex sacerdote del Tempio di Casapesenna, gli impedivano di affrontare il viaggio verso la Campania. Per questo è saltata l'udienza in Corte d'Appello a Napoli a carico dell'ex prete, attualmente confinato nelle Marche, accusato di maltrattamenti nei confronti di una ragazzina di 14 anni di Maddaloni durante pratiche esorcistiche medioevali e di violenza sessuale nei confronti di altre due giovani (reato per il quale è stato assolto in primo grado dai giudici di Santa Maria Capua Vetere). 

Si torna in aula a metà novembre per l'avvio del processo d'Appello. Davanti alla corte partenopea saranno ascoltate le due presunte vittime di violenza sessuale, il commissario della polizia di Caserta Vito Esposito (all'epoca dei fatti in servizio a Maddaloni) e i genitori della ragazza che ha subito i maltrattamenti durante gli esorcismi (anche loro imputati). Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Giuseppe Stellato, Carlo Taormina, Carlo De Stavola, Elisabetta Carfora e Maurizio Zuccaro. 

In primo grado Barone era stato condannato a 12 anni di reclusione solo per i maltrattamenti e le lesioni subite dalla ragazza mentre era stato assolto dall'accusa di violenza sessuale nei confronti di altre due ragazze. Il padre e la madre della ragazza erano stati condannati a 4 anni e 5 mesi e 4 anni a testa. Una sentenza che è stata appellata da tutte le parti, compresa Procura e parti civili, tra cui l'avvocato Rossella Calabritto, che hanno chiesto la revisione della sentenza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere e di condannare Barone anche per la violenza sessuale. Tra le parti civili anche l'avvocato Luigi Ferrandino.  

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