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Cronaca Capua

Processo all'ex sindaco, atti in Procura per un ausiliare del traffico

I giudici vogliono vederci chiaro dopo la testimonianza "travagliata" del parcheggiatore. Zagaria lo sbugiarda: "Mi conoscevano tutti, non ho mai pagato per la sosta"

Atti alla Procura Dda per un ausiliare del traffico di Capua che stamattina ha testimoniato nel corso del processo all'ex sindaco Carmine Antropoli, tornato completamente libero da poco più di un mese. E' quanto ha disposto la Corte d'Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere al termine dell'udienza "fiume" celebrata oggi. 

L'ausiliare avrebbe dovuto riferire della campagna elettorale e del suo contributo in termini di sostegno a Marco Ricci, riferendo anche di aver conosciuto Franco Zagaria, imprenditore di Casapesenna trapiantato a Capua e divenuto collaboratore di giustizia (anche lui sotto processo), durante un comizio. Nel corso della sua testimonianza, però, si è più volte contraddetto e lo stesso Zagaria, in videocollegamento, lo ha sbugiardato ribadendo il fatto che a Capua tutti gli ausiliari lo conoscessero al punto da non aver mai pagato il parcheggio. Proprio per verificare le dichiarazioni rese dal parcheggiatore che la Corte ha disposto l'invio degli atti alla Dda per ulteriori accertamenti.

Nel corso dell'udienza, durata circa 8 ore, è stata escussa anche un'altra esponente politica capuana che ha raccontato dell'aggressione subita da un aspirante candidato al consiglio comunale da parte di Franco Zagaria, meglio noto come Ciccio e Brezza, all'interno dello studio professionale di Antropoli. 

Si tornerà in aula alla fine di novembre. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Mauro Iodice, Gerardo Marrocco, Guglielmo Ventrone, Lorenzo Caruso, Giuseppe Stellato, Nicola Leone, Maiello, Elisabetta Di Rauso.

Secondo l'ipotesi accusatoria Antropoli avrebbe dato vita ad un patto con alcuni affiliati al clan dei casalesi, tra cui proprio Franco Zagaria, Martino Mezzero e Carlo Napoletano, per avere appoggio elettorale del clan in occasione delle elezioni amministrative del 2016, quelle in cui l'ex sindaco non era candidato ma sosteneva la candidatura di Giuseppe Chillemi (non indagato).

Antropoli e Francesco Zagaria avrebbero esercitato pressioni su un candidato al consiglio comunale per costringerlo a ritirare la sua candidatura. L'aspirante consigliere venne convocato da Marco De Luca, persona di fiducia di Zagaria, presso lo studio medico dell'ex sindaco. Nel corso dell'incontro, a cui prese parte anche Armando Porciello, il candidato sarebbe stato addirittura percosso da Zagaria. Questo per favorire un altro aspirante consigliere, Marco Ricci, candidato in un'altra lista a sostegno di Chillemi. A processo c'è anche l'ex assessore Guido Taglialatela

A Franco Zagaria, inoltre, è contestato anche di essere stato lo specchiettista del duplice omicidio di Sebastiano Caterino ed Umberto De Falco. 

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