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Cronaca Marcianise

La morte di Maria: gli avvocati provano a smontare la tesi della Procura

Sette medici rischiano la condanna per il decesso della ragazza di 36 anni che perse anche il bimbo che portava in grembo dopo una odissea tra gli ospedali di Caserta e Marcianise

Sono continuate oggi in tribunale le discussioni degli avvocati difensori nel processo per la morte di Maria Ammirati, la ragazza di deceduta a 36 anni dopo l'aborto ed un'odissea tra gli ospedali di Caserta e Marcianise e dopo aver perso anche il bambino che portava in grembo.

Gli avvocati difensori di medici e infermieri delle due strutture sanitarie devono smontare le tesi della Procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere secondo cui ci sarebbe un "nesso causale evidente" tra la scomparsa prematura della donna e le omissioni collegate alle "diagnosi aberranti" fatte nei due nosocomi che non hanno individuato i veri motivi del dolore addominale della giovane, "una banale infezione", che ne ha provocato la morte "nel fiore degli anni ed in quello che doveva essere un periodo di gioia" come dichiarò il pubblico ministero nel corso della requisitoria.

La Procura ha chiesto una condanna a 4 anni per Nicola Pagano, il ginecologo di fiducia della giovane, Maria Tamburro, Maria Golino, Luigi Vitale, Carmen Luigia De Falco, Andrea Fusco e Pasquale Parisi. Si tornerà in aula a giugno per continuare ad ascoltare le arringhe degli avvocati difensori.

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