Pizzo alla lavanderia dell'ospedale: 3 condanne
La Cassazione respinge i ricorsi di Spagnuolo, Lepre e Grassia e conferma oltre 20 anni di cella
Diventano definitive tre condanne per il racket alle lavanderie degli ospedali targato dalla camorra. La Corte di Cassazione ha confermato le pene inflitte a carico di Patrizio Lepre, 54enne di Napoli, Luigi Grassia, di Casal di Principe, ed Oreste Spagnuolo, 39enne e collaboratore di giustizia.
I giudici della Seconda Sezione Penale, presieduta dal magistrato di "Mani Pulite" Piercamillo Davigo, hanno dichiarato inammissibili i ricorsi e confermato i 12 anni inflitti a Lepre, ed i 4 anni e 4 mesi comminati a Grassia e Spagnuolo dalla Corte d'Appello di Napoli.
L'inchiesta per la quale è arrivata la condanna definitiva per i tre riguarda il patto tra la fazione Bidognetti del clan dei Casalesi e le cosche napoletane per spartirsi la maxi torta delle estorsioni alle lavanderie degli ospedali della Campania. E nel mirino dei clan finì l'American Laundry che nel 2008 - quando prestava servizio alla clinica Pinetagrande di Castelvolturno, ma anche negli ospedale napoletani - finì sotto scacco del clan Bidognetti e fu costretta a versare, per anni, estorsioni mensili tra gli 8mila e i 12mila euro.