Le armi rubate nell'interporto di Bentivoglio, in provincia di Bologna, rivendute al clan degli 'Scissionisti' con l'intermediazione di un autotrasportatore 46enne di Mondragone. E' quanto hanno scoperto i carabinieri della compagnia di Molinella che, su richiesta della Procura di Bologna, hanno arrestato il camionista casertano per ricettazione e detenzione illegale di un'arma da sparo. 

L'indagine dei militari della Benemerita ha avuto inizio ad ottobre quando venne denunciato un furto di munizioni al centro di smistamento di una società di spedizioni. Tra le denunce, risultavano altri reati analoghi in diverse sedi dell'azienda, ma - come riferisce l'Arma - è stato appurato che erano stati tutti commessi all'Interporto, compreso il furto di tre pistole. 

Attraverso riprese video è stato documentato anche il furto di una pistola da parte di un dipendente dell'azienda - un 36enne - che dopo il raid ha nascosto l'arma in una zona boschiva a Cento. A quel punto i militari hanno ricostruito i  rapporti del soggetto con l'arrestato - l'autotrasportatore 46enne - con il quale aveva pattuito la vendita dell'arma per la somma 800 euro.

Le indagini hanno rilevato che un’altra pistola, sempre rubata all’interporto, era stata ceduta al 46enne, che a sua volta l'aveva consegnata a un altro soggetto, ritenuto aderente al clan di camorra degli “scissionisti". Come contropartita ci sarebbe stata la richiesta di incendiare i mezzi di una società di spedizione del napoletano, il cui titolare era giudicato colpevole di non aver onorato un debito contratto con l’autotrasportatore.

I carabinieri hanno infine recuperato l’ultima pistola rubata, un consistente quantitativo di munizioni, ma anche profumi e preziosi del valore di circa 100.000 euro, rubati all’interno dell’interporto, dal magazzino della società di spedizione.