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Cronaca Aversa

Il 'pirata' arrestato in una casa a mare: ritrovata anche l'automobile

Nuovi particolari dell'indagine che ha permesso di fare luce sulla morte di Rosa Esposito

Si era nascosto in una casa sul mare in provincia di Salerno il 42enne di San Cipriano d’Aversa che giovedì scorso ha investito ed ucciso in via Di Jasi ad Aversa Rosa Esposito, 82 anni, travolta mentre attraversava la strada in compagnia del marito. L’uomo era poi scappato, senza fermarsi a prestare soccorso, rischiando di investire anche altre persone durante la sua fuga. 

E’ ipotizzabile che nella stessa giornata dell’incidente mortale, il 42enne abbia lasciato la provincia di Caserta, trasferendosi a Castellabbate, dove è stato fermato questa mattina.

Forse aveva pensato di averla fatta franca ma le indagini condotte dai vigili urbani dal comandante Stefano Guarino (rientrato dalle ferie per seguire da vicino l’evoluzione della vicenda) e dai carabinieri di Aversa non gli hanno dato scampo. 

Grazie alle telecamere posizionate in città ed al riscontro di altri elementi che oggi sono ancora coperti dal segreto istruttorio, gli inquirenti sono riusciti a risalire prima all’automobile, un’Audi Q7 di colore nero con targa spagnola, ed infine all’automobilista pirata, che ora è in stato di fermo con l’accusa di omicidio stradale ed omissione di soccorso. Un lavoro congiunto, quello di carabinieri e polizia municipale, che è servito per chiudere il cerchio, attorno ad un caso non di semplice soluzione, in 5 giorni. 

Contestualmente al fermo dell’automobilista è stata rinvenuta anche l’automobile coinvolta nell’incidente. E’ stata ritrovata in provincia di Napoli.

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