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Cronaca San Felice a Cancello

Il vicesindaco fa scena muta nel processo a De Lucia

Petrone si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del giudice

L'ex vicesindaco di San Felice a Cancello Francesco Petrone è stato convocato stamattina in tribunale come teste della difesa nel processo a carico dell'ex sindaco Pasquale De Lucia finito alla sbarra insieme a dirigenti del comune, amministratori ed imprenditori per la cattiva gestione della cosa pubblica di San Felice a Cancello.

Petrone, coinvolto nella stessa inchiesta e condannato a 2 anni ed 8 mesi in primo grado (con giudizio abbreviato) con un appello in corso, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande delle parti. Nel corso dell'udienza di oggi sono sfilati dinanzi al collegio presieduto dal giudice Carotenuto diversi testimoni della difesa tra cui il maresciallo dei carabinieri Della Pietra che ha riferito di un rapporto "collaborativo" con il comandante della municipale Scarano (anch'egli imputato nel processo).

Interessanti i chiarimenti, invece, di alcuni tecnici della ditta Balsamo che hanno spiegato alcuni dettagli sulle pesate della spazzatura, contestate dalla Procura. Infine qualche momento di tensione si è registrato tra il pm Gerardina Cozzolino e l'imprenditore Costantino Capaldo, coinvolto nell'ordinanza bis che ha colpito il Comune di San Felice a Cancello. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Pasquale Vigliotti, Federico Simoncelli, Romolo Vignola, Alberto Martucci, Marco Alois e Gabriella Cusano.

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