Permessi illegali, sconto di pena per imprenditore. Assolto ex dirigente comunale

Sconto di pena per l'imprenditore Salvatore Capacchione, condannato a 4 mesi con pena sospesa. Assolti l'ex dirigente del Comune di Caserta Carmine Sorbo e il professionista Amato Folco. Questa la decisione della prima sezione della Corte d'Appello di Napoli - presidente Sorrentino, a latere Casoria e Matrominico - nel processo per la presunta lottizzazione abusiva dell'area ex Saint Gobain a Caserta. I giudici di secondo grado hanno disposto anche la revoca della confisca dei beni che sono tornati nella piena disponibilità dei legittimi proprietari. 

I giudici hanno assolto Capacchione (difeso da Bernardino Lombardi e Gianbattista Vignola) e Sorbo (difeso da Gennaro Iannotti) dal reato di abuso d'ufficio relativamente ai permessi a costruire 4 grossi fabbricati composti da 304 alloggi oltre a negozi ed uffici ed un piano interrato per i parcheggi. I permessi rilasciati, dunque, sarebbero stati regolari. Capacchione, però, è stato condannato per uno degli abusi edilizi contestati mentre per l'altra imputazione, sempre relativa a irregolarità edilizie, è stata dichiarata la prescrizione, con l'annullamento della sentenza di primo grado nei confronti del solo Folco (difeso da Bernardino Lombardi ed Alfonso Quarto). Questioni apparentemente inconciliabili e che saranno oggetto, con ogni probabilità, di un ricorso in Cassazione da parte dei legali dell'imprenditore Capacchione. 

Nel corso della sua requisitoria il Procuratore Generale aveva chiesto la conferma della sentenza pronunciata in primo grado che aveva visto la condanna a 1 anno sia di Capacchione sia di Sorbo. Per gli inquirenti il permesso a costruire rilasciato a Capacchione non solo violava gli strumenti di pianificazione urbanistica di carattere generale come il Piano regolatore comunale e il Piano del Consorzio Asi (Area Sviluppo Industriale) della Provincia di Caserta, ma era illegittimo, in quanto rilasciato da un dirigente – Carmine Sorbo – non competente.