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Cronaca Marcianise

Scandalo permessi all'Interporto, finanzieri in aula contro patron e dirigente

Ripercorse dinanzi ai giudici le indagini a carico di Barletta, Spasiano e Campolattano

Finanzieri in aula nel processo per lo scandalo permessi all'Interporto di Marcianise che vede imputati il patron Giuseppe Barletta, il dirigente comunale Gennaro Spasiano e l'ex amministratore delegato dell'Ise Antonio Campolattano

Stamattina, dinanzi al collegio presieduto dal giudice Roberto Donatiello del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, i due ufficiali della Guardia di Finanza di Caserta sono stati escussi dal pubblico ministero ripercorrendo le indagini e gli elementi probatori raccolti. In particolare l'attenzione delle fiamme gialle si è focalizzata sulla questione della delibera del commissario straordinario del Comune di Marcianise, adottata nel giugno del 2016 e che non aveva valore provvedimentale. Da lì il dirigente Spasiano avrebbe fondato, illegittimamente, i permessi a costruire in favore di società di Barletta, in assenza della necessaria variante urbanistica. Questo secondo l'accusa. 

Si torna in aula alla fine di aprile quando i militari della Finanza dovranno essere controesaminati dai difensori dei tre imputati. Nel collegio difensivo fanno parte gli avvocati Andrea Piccolo, Mauro Iodice, Amedeo Barletta e l'ex pm di "Mani Pulite" Antonio Di Pietro.

Articolo aggiornato il 4 marzo alle ore 11.30. Replica Gruppo Barletta Spa

"“La società Gruppo Barletta s.p.a. comunica di essere totalmente estranea alle inchieste e ai procedimenti promossi nei confronti del Sig. Giuseppe Barletta, con il quale non è legata da alcun rapporto professionale, societario, o di parentela. Qualunque impropria associazione tra i fatti oggetto di cronaca e Gruppo Barletta s.p.a. deve quindi intendersi errata e fuorviante”.

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