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Cronaca

Il nuovo pentito è un fiume in piena: "Nel bunker 350 chili di droga"

Capasso svela i dettagli sulla piazza di spaccio di San Clemente. Almeno 13 gli interrogatori resi agli inquirenti

E' un fiume in piena Francesco Capasso, il neo pentito che sta svelando i traffici di droga a Caserta. Sono almeno 13 i verbali di interrogatorio resi dinanzi all'autorità giudiziaria con l'inizio della collaborazione avviata lo scorso mese di marzo. 

Interrogatori, molti dei quali ancora coperti dal segreto istruttorio, che stanno facendo luce su un vero e proprio traffico di cocaina all'ombra della Reggia. Uno degli interrogatori di Capasso è quello finito nel processo in Appello sullo spaccio di droga all'interno di un circolo sportivo di San Clemente. 

Capasso ha raccontato l'inizio degli affari con Luigi Belvedere, che ora sarebbe in Colombia dove avrebbe aperto due pizzerie. Affari iniziati con la vendita di armi e finiti con un giro di cocaina da un milione di euro al mese. Ed emergono ulteriori dettagli.

Capasso racconta che notarono le telecamere dei carabinieri nei pressi del circolo e per questo "cercammo di adottare maggiori accorgimenti per sfuggire ai continui controlli", così "creammo un bunker sotto casa di Belvedere, nei pressi dei garage". Ma ormai l'azione dei carabinieri si faceva pressante. Durante una perquisizione, però, "non riuscirono a rinvenire il bunker dove all'epoca erano conservati 20/30 chili di cocaina, 300 chili di hashish e 10/15 chili di marijuana". E l'attività non restava circoscritta al Capoluogo. "Con Belvedere abbiamo anche organizzato traffici internazionali di droga in Colombia, Spagna, Marocco e Belgio". 

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