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Cronaca Marcianise

Il pentito che ha inguaiato Belforte: “Finge di essere invalido, ne ho le prove”

Il racconto ai magistrati della Dda: “Butta le medicine…”

Salvatore Belforte non è più un collaboratore di giustizia da qualche mese perché i magistrati della Dda hanno valutato che l’ex capo della cosca di Marcianise, che per anni ha tenuto in scacco gli imprenditori dell’hinterland casertano, non abbia raccontato tutta la verità sui fatti che lo hanno visto protagonista. Ed alla base di queste ‘verifiche’ ci sono anche le dichiarazioni di un altro pentito, i cui verbali sono stati inseriti nell’ambito delle indagini sulla scomparsa di Angela Gentile, ritenuta dagli inquirenti l’amante del fratello Domenico Belforte avvenuta nel 1991. La donna, secondo il racconto anche di altri pentiti, sarebbe stata uccisa e seppellita.

Il pentito in questione è Vincenzo D’Ambrosio, a cui era stato affidato il compito della sorveglianza in carcere di Belforte. Che, secondo D’Ambrosio, “finge di essere invalido”. Nell’interrogatorio di ottobre dello scorso anno, D’Ambrosio afferma: “Belforte è un falso invalido. Lui non assume le medicine che gli prescrivono ma le butta e per dare la prova che dicevo la verità io, che venivo incaricato da Salvatore Belfrte di buttare le pasticche, ho conservato le pasticche nascondendole nel calzino e le ho mostrate a 4-5 agenti tra cui l’ispettore capo coordinatore del reparto, che m hanno consigliato di buttarle”.

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