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Cronaca Casal di Principe

Alleanza tra Casalesi e clan del litorale, 9 condanne in Appello | I NOMI

Il processo scaturito dall’operazione Azimut sul "patto tra i clan"

La Corte d’Appello di Napoli ha pronunciato nella serata di giovedì la sentenza di secondo grado nel processo scaturito dall’operazione Azimut, l’inchiesta che permise di scoprire l’alleanza tra il clan Esposito di Sessa Aurunca, gli ex La Torre di Mondragone e la fazione Schiavone de clan dei Casalesi.

Diverse conferme e qualche riduzione di pena rispetto alla sentenza di primo grado per i 9 imputati a processo. I giudici hanno condannato a 5 anni e 4 mesi per Antonio Baldascini (in primo grado 6 anni, 5 anni e 4 mesi per Andrea Bortone (6 anni in primo grado), 5 anni e 4 mesi per Tommaso Della Valle (6 anni in primo grado), 5 anni e 4 mesi per Vincenzo Della Corte (6 anni in primo grado), 2 anni in aumento per una pena complessiva di 6 anni in continuazione per Umberto Venosa (6 anni in primo grado), 3 anni in aumento per una pena complessiva in continuazione di 10 anni per Vincenzo Gallo (3 anni e 4 mesi in primo grado), 4 anni per Salvatore Ianuario (pena identica in primo grado), 2 anni e 4 mesi per Giuseppe Iovine (2 anni e 8 mesi in primo grado), 5 anni e 4 mesi per Renato Reccia (6 anni in primo grado, 24 gli anni richiesti dal pm).

Gli otto imputati rispondono a vario titolo di estorsione e associazione a delinquere di stampo mafioso. L’inchiesta permise di “individuare gli attuali capi e gregari del clan dei Casalesi” e di documentare l’intesa “tra i gruppi criminali Venosa, Zagaria, Iovine e Bidognetti per la gestione unitaria delle attività criminali sul territorio e la ripartizione, mediante la gestione di un’unica cassa, degli illeciti proventi”.

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