Pasticciere arrestato, arriva la svolta dal giudice
Era rimasto coinvolto nel blitz contro lo spaccio di droga
E’ finito dopo cinque giorni l’incubo di Pietro Russo, il pasticciere di Marcianise finito in manette nell’ambito della maxi inchiesta della Dda sullo spaccio di droga tra Marcianise, Maddaloni e Caserta. Russo era finto agli arresti domiciliari perché il gip D’Auria aveva valutato che alcune intercettazioni con Giovanni Pontillo nascondessero uno scambio di informazioni per la vendita di droga.
Ma quel linguaggio non era criptico, così come aveva avuto modo di raccontare lo stesso indagato al giudice durante l’interrogatorio. Quando Pontillo e Russo parlavano di torte si dialogava realmente di un dolce da preparare per la festa della nipote di Pontillo. E grazie alla documentazione che è stata prodotta dall’avvocato Mariano Omarto il giudice per le indagini preliminari D’Auria ha inteso tornare sui suoi passi ed ha provveduto immediatamente a scarcerare il pasticciere che è quindi potuto tornare a casa.
