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Cronaca Aversa

Passaporto falso per raggiungere Londra, scarcerata 24enne

La decisione dei giudici del Riesame: riscontrata la volontà collaborativa dell'arrestata ed il ruolo marginale nel reato

Il Tribunale del Riesame di Napoli ha disposto la scarcerazione per Myrta G., 24enne albanese domiciliata ad Aversa, accusata di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. I giudici della Corte partenopea hanno accolto l'istanza dei difensori, i legali Pietro Nicolò e Domenico Quintiliano, annullando l'ordinanza di custodia cautelare ed ordinando l'immediata scarcerazione dal carcere femminile di Pozzuoli.

La ragazza insieme a Jazaj X. di 23 anni e Madani G. 30enne, entrambi senza fissa dimora, vennero fermati lo scorso novembre al check dell'Aereoporto di Napoli Capodichino in partenza per Londra, poiché qualcosa nel loro atteggiamento insospettì la dipendente della compagnia aerea Aviation Service tanto da richiedere l'intervento della polizia di frontiera. La verifica documentale venne effettuata su tre carte d'identità rumene presentati dai tre passeggeri che non avevano compilato il modello identificativo in lingua rumena loro consegnato. Tale madornale errore era dato dal fatto che i tre presunti rumeni non conoscevano una sola parola della loro 'lingua madre'. Da lì il loro palese stato di agitazione. Raccolti i documenti dei presunti rumeni, i poliziotti di frontiera appurarono mediante apposita scannerizzazione che i documenti erano contraffatti (non reagirono ai raggi uva).

A seguito della richiesta degli agenti di compilare moduli identificativi in lingua madre ossia in lingua rumena, smascherati, i tre soggetti dichiararono di essere albanesi ed accompagnarono gli agenti presso l'albergo partenopeo dove avevano soggiornato per recuperare i passaporti regolamente rilasciati dalle competenti autorità albanesi. I tre finti rumeni vennero arrestati per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Myrta G. venne condotta presso la casa circondariale femminile di Pozzuoli, Jazaj X. e Madani G. presso l'istituto penitenziario di Poggioreale.

I legali di Myrta G. hanno fatto leva sul ruolo marginale dell'indagata nella contraffazione del documento di identità valido per l'espatrio, giacché si era limitata a prestare la propria fotografia. Riscontrata la volontà collaborativa ed il ruolo marginale nel reato contestatole, i giudici partenopei hanno propeso per la scarcerazione della 24enne.

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