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Cronaca Presenzano

Violenza sessuale, la Procura chiude le indagini ma il parroco viene scarcerato

Emerse difformità nel corso dell'incidente probatorio da parte della presunta vittima

Difformità emerse nel corso dell'incidente probatorio da parte della presunta vittima di violenza sessuale. Per questo il gip Marcello De Chiara ha revocato gli arresti domiciliari nei confronti di don Gianfranco Roncone, il parroco di Presenzano accusato di violenza sessuale per aver palpato il sedere ad un suo giovane fedele, oltre che induzione alla prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico.

Il gip del tribunale di Napoli ha accolto l'istanza dei difensori, gli avvocati Renato Jappelli e Dario Mancino, e sostituito la misura cautelare con quella meno afflittiva dell'obbligo di dimora a Sparanise, comune di residenza del sacerdote. La vittima, sentito dal magistrato, ha fornito versioni discordanti e contraddittorie sulle modalità e sui tempi in cui si è verificato il fatto di cui il prete è accusato. 

Intanto, il pubblico ministero ha formalizzato la chiusura delle indagini preliminari. Si attende la fissazione dell'udienza.

Don Roncone venne sorpreso di notte in auto con un ragazzo da parte dei carabinieri. Da lì è partita l'inchiesta della Procura partenopea, in seguito alla denuncia dei familiari del giovane. Nelle more del procedimento penale la diocesi di Teano, prima di Natale del 2020, dopo aver appreso dell'indagine sospese in via cautelativa e repentina Don Roncone dall'esercizio del pubblico ministero di sacerdote il giorno seguente le operazioni dei militari.

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