Pane nella carriola da muratore nel panificio abusivo, condannata
Arriva la condanna definitiva per una donna di Arienzo: il prodotto veniva venduto
Pane appoggiato ad una carriola da muratore all'interno di un panificio abusivo di San Felice a Cancello. Arriva la condanna definitiva per una donna di Arienzo che dovrà pagare 2200 euro di ammenda, con il beneficio di sospensione della pena.
La Corte di Cassazione ha respinto il suo ricorso. Secondo quanto emerso dalla relazione dei Nas l'attività di panificazione avveniva "con un forno rudimentale, sprovvista di autorizzazione sanitaria ed in spregio dei requisiti di legge. I locali dove avveniva l'impasto non era conforme alle direttive igienicosanitarie perché il pavimento era allo stato grezzo, l'intonaco alle pareti sporco, il forno si presentava allo stato rudimentale, il pane era appoggiato alla carriola da muratore, mancava il servizio igienico con lo spogliatoio per gli addetti alla produzione". Il pane, secondo l'accusa, sarebbe stato destinato alla vendita.