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Cronaca Cellole

Pala meccanica rubata nascosta nel capanno, condannato imprenditore

Il giudice ha inflitto una pena di 2 anni di reclusione per ricettazione. Tensione in tribunale prima del verdetto

Due anni di reclusione. E' questa la sentenza per un imprenditore di Cellole, accusato di ricettazione di una pala meccanica, pronunciata dal giudice Maisto del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Stando a quanto accertato dal processo l'uomo, operante nel settore del recupero di materiali ferrosi, avrebbe accolto nel suo capannone a Cellole una pala meccanica rubata in un cantiere ad un'impresa di movimentazione terre di Francolise. Il furto avvenne nel corso della notte ed alle prime luci dell'alba l'imprenditore aprì l'impianto per accogliere il mezzo di provenienza delittuosa. 

Furono le stesse parti offese, costituitesi parti civili con l'avvocato Salvatore Piccolo, a mettersi in moto, a seguito del furto, per le ricerche ritrovando la pala meccanica all'interno dell'impianto. Nel corso del processo l'imprenditore condannato ha ammesso di aver aperto il capannone "fuori orario" ma di non essere a conoscenza della provenienza furtiva.

Poco prima del verdetto in tribunale ci sono stati momenti di tensione tra le parti coinvolte nel processo, fortunatamente senza conseguenze. L'imprenditore è stato difeso dall'avvocato Giovanni Zannini. 

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