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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Alife

Opere d'arte distrutte e vestiti imbrattati con il vino: due donne a processo

Fissata la prima udienza per una 29enne di Alvignano ed una 31enne di Alife. Vittima del raid un imprenditore

Il Pubblico Ministero chiede ed ottiene il rinvio a giudizio, a carico di due giovani donne dell’alto casertano accusate di violazione di domicilio e deturpamento e l’imbrattamento di cose altrui. Il processo prenderà il via a inizio dicembre.

Dovranno comparire dinanzi al giudice penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere V.T., 29 anni di Alvignano, dottoressa di ricerca in agraria all’Università del Molise, e I.S., 31 anni di Alife, coproprietaria di un noto ristorante in loco, difese dagli avvocati Giuseppina Torino, Giuseppe Rochira, Massimiliano e Luisa De Matteo. A firmare la richiesta di rinvio a giudizio il Sostituto Procuratore della Repubblica Anna Ida Capone, che ha mandato sotto processo le due donne.

Le due avrebbero violato il domicilio di un giovane imprenditore della zona - P. G. - ed avrebbero deturpato quadri di valore e di importanti firme nel campo della pittura presenti nell’abitazione della vittima mediante l’utilizzo di una penna a sfera. Due in particolare le opere, dipinti su tela, che sarebbero state semidistrutte in quella circostanza: una dell’artista Pier Toffoletti e l'altra di Domenico Di Genni, ambedue conosciute in ambito internazionale. 

Successivamente sempre nel domicilio di P.G., nel quale si erano introdotte dopo di aver aperto la porta blindata e disattivato il sistema d’allarme, le due sarebbero rimaste contro la volontà del proprietario, prendendo bottiglie di vini e spumanti e una volta stappate, con il loro contenuto imbrattavano numerosi capi di abbigliamento (di alto pregio e di importanti firme) di proprietà del giovane, rovinando anche le mura del suo ripostiglio e il mobilio collocato nell’abitazione.

E ancora. Avrebbero rotto vasi e volti in ceramica presenti in casa. Il pm Capone ha anche contestato nel capo d’imputazione l’aggravante di aver commesso i fatti delittuosi su beni immobili di proprietà di P.G. e soprattutto su beni d’interesse storico comprovato. I fatti risalgono a oltre un anno e mezzo fa quando il giovane imprenditore, noto per la sua attività lavorativa nell’alto casertano, assistito dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, depositò al locale Comando Stazione Carabinieri di Alvignano una querela indirizzata al Procuratore della Repubblica in cui espose i fatti e denunciò le due giovani donne, sue ex amiche, allegando prove di quanto asseriva. A seguito di una indagine investigativa condotta dai militari dell’Arma su delega dell’Autorità Giudiziaria è nato il procedimento penale nel quale le due imputate si dovranno difendere e in cui la parte lesa si costituirà parte civile per ottenere la condanna e il ristoro dei danni patiti.

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