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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Marcianise

Operaio morto al cimitero: chieste 5 condanne

Il pubblico ministero ha invocato un anno e mezzo per tutti gli imputati

Cinque condanne per la morte di Salvatore Chianese, l'operaio di Mugnano deceduto dopo essere caduto nella tromba dell'ascensore durante i lavori al cimitero di Marcianise. Sono quelle invocate dal pubblico ministero che ha chiesto una pena a un anno e sei mesi di reclusione, con il beneficio della sospensione, nei confronti di tutti gli imputati coinvolti nel procedimento penale: due imprenditori, due responsabili della sicurezza e l'amministratore delegato dell'azienda per cui la vittima lavorava. 

Nel corso dell'udienza, celebrata dinanzi al giudice monocratico Meccariello del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno discusso anche i difensori delle parti civili. In particolare l'avvocato Giuseppe Foglia - che rappresenta i familiari di Chianese - ha evidenziato le gravi mancanze presenti nel cantiere teatro della tragedia chiedendo una provvisionale per i familiari in considerazione del "danno rilevantissimo subito da moglie e figli" per la grave perdita. Nel corso dell'udienza ha discusso anche l'avvocato Sergio Tessitore per la Cgil, pure costituitasi in giudizio. 

Si torna in aula a fine febbraio per le arringhe dei difensori: gli avvocati Dezio Ferraro, Alfredo Plini e Michele Ferraro. 

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Chianese era impegnato nelle operazioni di installazione dell'ascensore nel cantiere del nuovo cimitero quando cadde da un'altezza di cinque metri riportando gravi fratture al cranio che risultarono letali.  

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