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Cronaca Piedimonte Matese

Operai morti durante i lavori in basilica: 3 condanne

Il giudice ha inflitto oltre 8 anni complessivi per la tragedia di Albino e Atzeri. Diocesi condannata come responsabile civile

Tre condanne per la morte dei due operai Tammaro Albino, 48enne di Casoria, e Antonio Atzeri, 56enne di Gioia Sannitica, che caddero dal ponteggio per il restauro della Basilica Pontificia Santa Maria Maggiore il 31 ottobre 2015.

Il giudice monocratico Giovanni Caparco del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha inflitto 3 anni di reclusione per Mario Navarra (datore di lavoro dell'Alma Service SAS- ditta affidataria dei lavori);  2 anni e 3 mesi per Marco Zoccolillo (datore di lavoro delle ditte sub appaltatrici); 3 anni per Maria Cristina Volpe (coordinatrice della sicurezza dei cantieri) ritenuti responsabili di duplice omicidio colposo aggravato dalla violazione delle normative in tema di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro. Il giudice monocratico sammaritano ha condannato in solido la Diocesi Alife-Caiazzo in qualità di responsabile civile, rappresentata dall'avvocato Ciro Ferrucci, oltre che disporre una provvisionale immediatamente esecutiva di 140.000 per i familiari di Tammaro Albino, parte civile con l'avvocato Vincenzo Cortellessa oltre che 18.000 di provvisionale per i fratelli di Albino e di Atzeri costituitesi parte civile con gli avvocati Vittoria Pellegrino e Pasquale Raucci.

Erano le 15. 30 del 31 ottobre 2015 quando Tammaro Albino e Antonio Atzeri stavano lavorando al restauro della basilica pontificia dedicata al patrono di Piedimonte Matese, San Marcellino per conto della ditta Alma Service SAS di San Potito.I lavori di ristrutturazione erano stati commissionati dalla Diocesi Alife-Caiazzo dopo il sisma che colpí l'Alto-Casertano.

Mentre i due operai stavano svolgendo le loro mansioni precipitarono nel vuoto a causa del cedimento del ponteggio. Uno morì schiacciato dal peso delle tubature in ferro,l'altro si schiantò su una vettura in sosta in prossimità della basilica. Un volo di 10 metri che non lasciò scampo ai due operai. Avviate le indagini dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere con l'allora sostituto procuratore Carlo Fucci si individuò la responsabilità dei 3 imputati per il duplice omicidio colposo.

Nei riguardi dei tre imputati il sostituto procuratore Stefania Pontillo aveva formulato una condanna a 5 anni di reclusione. Per gli imputati sono stati impegnati gli avvocati Carlo De Stavola, Rocco Trombetti, Giovanni Di Caprio,Ercole Di Baia,Flavio Ambrosino.

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