Segretaria massacrata, spunta l'audio shock che incastra la maestra: "L'ho vista"

"L'ho vista, era sporca: ha infilato tutto nel motorino, l'ho salutata ma non mi ha guardata". Lo aveva detto alla polizia una donna che nell'agosto 1996 aveva segnalato di aver visto Annalucia Cecere, l'ex maestra casertana oggi 53enne indagata per il delitto di Nada Cella, la segretaria uccisa nel maggio 1996 nello studio di un commercialista dove lavorava a Chiavari, in provincia di Genova.

Ed oggi la Procura cerca la supertestimone che 25 anni fa aveva incontrato Annalucia Cecere "sporca" di sangue e che aveva infilato "tutto nel motorino". Lo stesso motorino che ora è nelle mani della polizia scientifica, dopo essere stato sequestrato in una villetta in provincia di Cuneo dove oggi Cecere vive con il marito. Le eventuali tracce nello scooter unite alla supertestimonianza potrebbero dare una svolta alle indagini. 

Lo sanno bene gli inquirenti che per questo hanno diffuso quell'audio nella speranza di rintracciare la supertestimone. Chiaramente è possibile che la donna non sia più in vita, tenuto conto che sono passati 25 anni, ma la speranza degli inquirenti è che qualcuno che l’ha conosciuta - figli, parenti, amici - sentendo la telefonata e riconoscendola possa decidere di farsi avanti per riferire anche un minimo particolare che potrebbe aiutare a risolvere il mistero del delitto di via Marsala.

ASCOLTA L'AUDIO DELLA TELEFONATA

La mamma di Nada, Silvana, non ha mai abbandonato le speranze di scoprire la verità, e a darle manforte nel 2018 è arrivata la criminologa Antonella Delfino Pesce: è stata lei, rivedendo da capo il caso di Nada per la tesi in criminologia, a scoprire alcuni elementi che hanno puntato i fari su Annalucia Cecere, sempre lei è andata a trovarla con una scusa per capire chi aveva davanti, e sempre lei è stata anche minacciata dalla donna quando ha scoperto chi era in realtà.