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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

I filmati shock della morte di Massimo mostrati ai giudici

Il titolare del distributore di benzina ucciso durante una rapina

Un'auto che giunge sul posto, poi Massimo Neiviller che si avvicina e si accascia al suo interno, dopo essere stato ferito da tre coltellate, risultategli fatali. E' quanto si vede da alcuni filmati mostrati stamattina in Corte d'Assise a Santa Maria Capua Vetere nel corso del processo a carico di Andreas Krebs, tedesco, accusato dell'omicidio di Neiviller, di Santa Maria Capua Vetere (precedentemente abitava a Castel Volturno) e titolare di un distributore di benzina sulla Domitiana, a Cellole.

A sviscerare i filmati ed i fotogrammi che hanno permesso agli inquirenti di far luce sulla vicenda sono stati i carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca che condussero le indagini che permisero di risalire all'identità del presunto killer, oggi sotto processo.

Era il 7 dicembre 2016 quando Massimo Neiviller, padre di due figli, venne trafitto da tre coltellate, inferte dal tedesco Krebs durante una colluttazione scaturita dal tentativo del commerciante di difendere l’incasso che l’aggressore voleva portagli via.

"Ci recammo sul posto per una rapina - hanno spiegato ai giudici - Sul posto non c'era nessuno, né il rapinatore né il rapinato. Venimmo a conoscenza che la vittima della rapina, titolare del distributore di benzina, era stata trasportata d'urgenza all'ospedale di Sessa Aurunca (Neiviller sarebbe morto qualche giorno dopo al Monaldi nda). Trovammo accanto ad una pompa di benzina un cuscino ed una maglietta sporche di sangue - hanno proseguito i militari - Il cuscino risultò essere di un'auto di una persona che prestò soccorso alla vittima e che andò via dopo l'arrivo dell'ambulanza".

Dopo il sopralluogo i carabinieri furono chiamati per un incidente stradale tra due auto a pochi metri dal distributore di benzina. A bordo di una delle vetture coinvolte viaggiava Krebs. "L'altra persona coinvolta ci disse - hanno riferito ancora i carabinieri - che un uomo dopo il sinistro era tornato indietro ed aveva buttato un dvr nelle campagne".

All'interno del lettore c'erano le immagini che hanno permesso di ricostruire tutto, mostrate oggi al palazzo di giustizia. Krebs agì a volto scoperto, poiché conosceva la sua vittima, per la quale aveva svolto qualche lavoretto. Approfittando, quindi, della buona fede di Neiviller, il tedesco prima lo colpì alle spalle con un bastone e poi, a fronte della reazione della vittima, gli scagliò i tre fendenti, di cui uno al cuore rivelatosi fatale. Il processo è stato rinviato all'inizio di ottobre.

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