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Cronaca San Felice a Cancello

Pedofilo ucciso, scontro in aula tra periti sulla 357 Magnum

Il pm Sansobrino ha reiterato la richiesta di ergastolo per Massaro e Nasta

Ancora scontro sulla 357 Magnum di Giuseppe Massaro, il 57enne di Sant'Agata de' Goti, a processo insieme a Generoso Nasta, 32 anni di San Felice a Cancello, per l'omicidio di Giuseppe Matarazzo, il pastore 45enne ucciso nel 2018 dinanzi alla sua abitazione a Frasso Telesino. 

Dopo la relazione del perito nominato dalla Corte d'Assise di Benevento, che ha confermato come l'arma che uccise Matarazzo fosse la 357 Magnum detenuta regolarmente da Massaro, si è assistito alla replica del perito nominato dalla difesa del 57enne che ha evidenziato le contraddizioni in cui sarebbe incappato il consulente del Tribunale. 

Il pm Francesco Sansobrino ha reiterato la richiesta di ergastolo per entrambi gli imputati mentre gli avvocati Angelo Leone, per Massaro, ed Orlando Sgambati ed Angelo Raucci, per Nasta, hanno chiesto l'assoluzione. Si torna in aula a inizio ottobre per l'ultima arringa, quella dell'avvocato Mario Palmieri. Poi sarà sentenza. 

Massaro è accusato di aver fornito l'arma e la Croma che avrebbe guidato Generoso Nasta per portare a termine la missione di morte. Matarazzo, un mese prima di essere ucciso, aveva terminato di scontare una condanna a 11 anni e 6 mesi perchè riconosciuto responsabile di abusi sessuali ai danni della 15enne che il 6 gennaio del 2008 si era tolta la vita impiccandosi ad un albero. Una vicenda terribile sullo sfondo, dunque, di un omicidio che avrebbe come movente la vendetta, rispetto al quale mancano ancora il mandante ed il killer.

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