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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Teano

Omicidio Mollicone, un cavillo fa saltare la prima udienza a carico della famiglia Mottola

L'ex comandante dei carabinieri rischia il processo con la moglie ed il figlio

E' saltata per un cavillo la prima convocazione dell'udienza preliminare per l'omicidio di Serena Mollicone, la ragazza di 21 anni ammazzata nel 2001, per la cui morte rischiano di finire sotto processo l'ex comandante della stazione dei carbinieri di Teano Franco Mottola, la moglie Anna, il figlio Marco (tutti di Teano), l'ex vice comandante Vincenzo Quatrale e l'appuntato Francesco Suprano. L'udienza è stata rinviata a gennaio per un difetto di notifica a carico di uno degli imputati: il gup del tribunale di Cassino è stato costretto ad aggiornare l'udienza.

I componenti della famiglia Mottola devono rispondere di omicidio volontario ed occultamento di cadavere. Il sottufficiale Quatrale di concorso morale esterno in omicidio e dell'istigazione al suicidio del brigadiere Tuzi. L'appuntato Suprano di favoreggiamento.

La ragazza, secondo la ricostruzione della Procura di Cassino, fu uccisa all'interno della stazione dei carabinieri di Arce dove si era recata forse per denunciare proprio il figlio del maresciallo. Proprio la famiglia Mottola, nei giorni scorsi, ha rotto il silenzio sulla vicenda con una conferenza stampa nel corso della quale gli avvocati difensori hanno annunciato di aver segnalato altre due persone alla Procura che potrebbe aver avuto un ruolo nella morte di Serena.

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