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Cronaca Teano

Il legno nei capelli di Serena “compatibile al 90%” con la porta di casa Mottola

La conferma della biologa forense Pilli nel corso del processo per l’omicidio della studentessa di Arce

I frammenti di legno rinvenuti sul nastro adesivo e tra i capelli di Serena Mollicone sarebbero sovrapponibili geneticamente al 90% con quelli prelevati dalla porta dell'appartamento di servizio all'interno della caserma dei carabinieri di Arce in uso, all'epoca del delitto avvenuto nel 2001, alla famiglia del maresciallo di Teano Franco Mottola, a processo per la morte della 19enne insieme alla moglie Annamaria ed al figlio Marco.

La conferma è arrivata nel corso dell'escussione della biologa forense Elena Pilli, ex capitano del Ris ed oggi docente universitaria, dinanzi alla Corte d'Assise di Cassino. Secondo quanto riferito dai colleghi di FrosinoneToday, l'esperta ha ribadito come "le evidenze genetiche osservate forniscono un forte elemento di supporto all'ipotesi di riconducibilità delle tracce di origine vegetale rinvenute sui nastri repertati ai campioni di confronto prelevati dalla porzione della porta danneggiata".

Una perizia questa che andrebbe a supportare il castello accusatorio che ritiene che l'omicidio della studentessa di Arce sia avvenuto in caserma e quindi in un luogo interno. La botanica nominata dalla Procura di Cassino ha parlato dell'analisi di 23 frammenti: 5 attinenti alla porta sequestrata nell'alloggio in uso alla famiglia Mottola e situato all'interno della caserma e 18 rinvenuti sul nastro adesivo che avvolgeva il sacchetto infilato sulla testa della giovane donna uccisa nel giugno del 2001.

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