Maria attirata in trappola da Michele: il marito-killer ammanettato nella villetta
La coppia ha un bambino di 6 anni, adesso affidato ai nonni. Il 34enne ha chiamato un familiare ed un amico dopo gli spari
Dopo aver sparato alla moglie, Michele Marotta ha contattato prima un familiare poi un amico. Quando i carabinieri erano ormai già sulle sue tracce, si è fatto vivo. L'uomo, imbianchino di 34 anni, è stato arrestato nella villetta della frazione Botteghino accusato del delitto di Maria Tedesco, sua moglie appena 30enne.
L'omicidio per motivi passionali
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori dell'arma, Marotta aveva preso sua moglie e l'aveva condotta in una località appartata, in una stradina sterrata di via Castello, a San Felice a Cancello. Una trappola o solo la ricerca di riservatezza per un chiarimento a quattr'occhi. Saranno le indagini a chiarirlo. Fatto sta che i due hanno iniziato a discutere per questioni sentimentali. Una discussione accesa al termine della quale il 34enne ha estratto un revolver, regolarmente denunciato, e fatto fuoco. Una, due, tre volte ed altre ancora, fino a scaricare l'intero caricatore. Una pioggia di rabbia e piombo che ha investito Maria non lasciandole alcuno scampo. Sarebbero stati esplosi tra i 5 ed i 7 proiettili, alcuni dei quali hanno attinto la donna al torace. Sarà l'autopsia a stabilire il numero esatto delle ferite di arma da fuoco.
La caccia all'uomo
Dopo il delitto Michele ha contattato prima un familiare, poi un amico ai quali ha raccontato quanto accaduto. Nel frattempo i carabinieri già erano sulle sue tracce. Dalla zona di via Castello qualcuno aveva sentito gli spari, allertando il 112. Giunti sul posto i carabinieri hanno fatto l'amara scoperta del corpo di Maria, in una pozza di sangue ormai senza vita.
Arrestato nella villetta
Marotta era ormai braccato ed a quel punto si è fatto vivo. E' stato raggiunto dai carabinieri della compagnia di Maddaloni, guidati dal capitano Stefano Scollato, in una villetta, dove viveva con la moglie ed il figlioletto di appena 6 anni (per il momento affidato ai nonni), nella frazione Botteghino. Qui è stato arrestato. Dalla perquisizione i militari hanno rinvenuto anche due fucili, regolarmente denunciati ed usati per il suo hobby, la caccia. L'arma del delitto, invece, è stata rinvenuta nell'auto del 34enne, una Fiat Bravo scura. Nella villetta le operazioni della sezione scientifica dei carabinieri sono proseguite fino a pomeriggio inoltrato.
Il killer sotto torchio del pm
Marotta è stato quindi condotto nella caserma dei carabinieri. Qui sta rispondendo alle domande del pubblico ministero Alessandro Di Vico, a cui è stato affidato il caso. Un racconto lungo e dettagliato in cui ha fornito la propria versione dei fatti. Dopo le formalità di rito, con ogni probabilità, verrà condotto in carcere.