Massacrò a martellate il molestatore della figlia: in carcere
L'86enne Gerlando Sollano fu condannato a 20 anni per l'omicidio di Francesco Nespoli
Torna in carcere Gerlando Sollano, l'86enne che nel 2012 a Mondragone uccise a martellate e a colpi di cacciavite il 70enne Francesco Nespoli. Quest'ultimo venne ucciso perché sospettato di aver molastato la figlia di Sollano che, al momento dell'omicidio, si trovava ad Agrigento. Sollano, invece, era a Mondragone perché destinatario di una misura restrittiva di divieto di dimora nell'ambito di un'inchiesta sulla postituzione nell'agrigentino.
Quando venne arrestato a Napoli, Sollano confessò ai carabinieri che il 13 luglio del 2012 aveva ucciso Nespoli nella sua abitazione a Mondragone colpendolo ripetutamente con un martello alla testa e poi conficcandogli un cacciavite nel petto. Nel 2016 l'uomo aveva ottenuto i domiciliari per motivi di salute. Adesso però le sue condizioni sono state ritenute 'compatibili' con il regime carcerario e quindi è stato riportato in carcere. La pena si concluderà nel 2033, come riporta Agrigento Notizie.