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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Omicidio Leone, Gabriel in spiaggia con la fidanzata dopo la coltellata mortale

Gabriel si allontanò su un lido di Castel Volturno ma i carabinieri erano già sulle sue tracce. Ha mostrato la lama ad un amico di Gennaro: "Era nel marsupio"

Gabriel Ippolito prima si sarebbe vantato di avere un coltello nel marsupio facendone 'bella mostra', poi - dopo il delitto di Gennaro Leone - sarebbe andato in un lido a Castel Volturno insieme alla fidanzata. Sono questi i retroscena emersi in Corte d'Assise, a Santa Maria Capua Vetere, nel corso del processo a carico del 20enne di Caivano accusato di aver ucciso con un fendente il pugile 18enne di San Marco Evangelista in via Vico a Caserta nel corso di un sabato sera 'di follia' di fine agosto dell'anno scorso. 

Ha mostrato il coltello all'amico

Sul banco dei testimoni sono stati escussi due amici della vittima, giunti sul luogo dell'omicidio pochi minuti dopo la lite fatale per il povero Gennaro. Uno di loro, però, ha raccontato agli inquirenti - versione confermata anche in aula - di aver incontrato poco prima dell'omicidio Gabriel in centro a Caserta. In quella circostanza il 20enne gli avrebbe mostrato un coltello custodito in un marsupio, vantandosene. 

La fuga sul lido

Sentita anche la testimonianza della fidanzatina di Gabriel che era a Caserta quella tragica sera. Ha raccontato di aver raggiunto Gabriel poco dopo il ferimento mortale di Gennaro. Da Caserta si sarebbero spostati in un lido, a Castel Volturno, fino ad essere raggiunti da una telefonata: "Tornate, ci sono i carabinieri. Vi cercano". Gabriel e la giovane rientrarono a Caivano dove ad attenderli c'erano i militari della Compagnia di Caserta che già dopo le primissime testimonianze avevano stretto il cerchio sul 20enne di Caivano al quale non restò altra scelta che consegnarsi. 

Depositate le intercettazioni

Nel corso dell'udienza - celebrata dinanzi alla corte presieduta dal giudice Roberto Donatiello - sono state depositate le trascrizioni di alcune intercettazioni richieste dalla difesa di Ippolito, gli avvocati Angelo Raucci e Michela Ponticelli. Si torna in aula a metà giugno. Nel processo i familiari di Gennaro Leone si sono costituiti parte civile con l'avvocato Alfredo Plini mentre il Comune di Caserta si è costituito con l'avvocato Carolina Mannato.

L'omicidio di Gennaro

Leone, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, venne accoltellato ad una gamba durante una lite per futili motivi. Uno sguardo di troppo, le parole che diventano grosse, le minacce ed infine il fendente che gli recise l'arteria femorale. Dopo l'accoltellamento rimase a terra, in via Vico, nella zona dei baretti, venendo soccorso prima da alcuni passanti, poi la corsa in ospedale dove purtroppo il suo cuore smise di battere qualche ora più tardi.

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