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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Gioia Sannitica

Uccide il ladro in casa, sconto di pena in Appello

La Corte partenopea riconosce l'eccesso di legittima difesa e condanna Capozzo a 3 anni e 4 mesi

Sentenza quasi completamente ribaltata per Giovanni Capozzo, 48enne di Gioia Sannitica, accusato di aver ucciso con un colpo di fucile il ladro che stava entrando nella sua abitazione. La Corte d'Appello di Napoli, infatti, ha condannato Capozzo a 3 anni e 4 mesi complessivi, di cui 2 anni e 4 mesi per l'omicidio e 1 anno per l'occultamento di cadavere. Quasi 7 anni in meno rispetto alla sentenza di primo grado quando il giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva condannato l'imputato a 10 anni di reclusione.

I fatti di cui al processo si sono verificati la notte tra il 5 ed il 6 maggio del 2012 quando Capozzo, residente in una casa "isolata" sorprese il ladro albanese Dasmir Xhelp mentre stava entrando nella stanza dei figli, all'epoca di 8 e 10 anni. Vistosi scoperto il ladro, componente di una banda composta da almeno 3 persone, scappò dal balcone fermandosi, però, a pochi passi dall'ingresso della casa, ad una distanza di circa 10 metri dalle mura domestiche.

Capozzo sparò due colpi in aria per farlo allontanare poi vedendo qualcosa tra le mani del ladro, circostanza di fatto non confermata, fece fuoco colpendo ed uccidendo il malfattore. Successivamente, preso dal panico e temendo l'arresto, lo avvolse in un telo e lo gettò nel fiume. Solo 5 giorni dopo Capozzo crollò confessando tutto e facendo ritrovare il corpo.

Fatti per cui il giudice di primo grado riconobbe l'omicidio volontario con la condanna a 10 anni di reclusione, oltre al risarcimento nei confronti dei familiari della vittima con una provvisionale quantificata in 50mila euro. Ma i giudici della Corte d'Appello di Napoli hanno ribaltato la sentenza.

Già il procuratore generale, in sede di requisitoria, aveva chiesto la condanna a 6 anni complessivi rideterminando il reato in omicidio preterintenzionale. La Corte, però, ha accolto le tesi dei difensori di Capozzo, gli avvocati Ercole Di Baia e Luigi Iannettone, qualificando la condotta in eccesso colposo di legittima difesa con una pena complessiva di 3 anni e 4 mesi e con il pericolo del carcere di fatto scongiurato. Adesso si attendono le motivazioni, entro 90 giorni, con i difensori che già preannunciano ricorso per Cassazione puntando all'assoluzione piena. 

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