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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Mondragone

I pentiti e la confessione al cugino della vittima: così si è riaperta l’indagine sull’omicidio Invito

Cascarino ha raccontato ai magistrati di aver saputo dell’agguato direttamente da Camasso

Un omicidio premeditato. La morte di Giovanni Invito, ucciso in un agguato in via Duca degli Abruzzi nella notte del 17 ottobre 2017, sarebbe stata la conseguenza di uno sgarro subito. E’ quello che è stato ricostruito dai carabinieri di Mondragone che, nel 2020, hanno riaperto le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ottenendo dal gip Federica Villano l’arresto di Mario Camasso, 37 anni, e Michele Degli Schiavi, 34 anni, entrambi d Mondragone. 

La riapertura delle indagini è stata possibile grazie a due elementi. In primis la ‘confessione’ dello stesso Degli Schiavi che avrebbe confidato, ad un cugino della vittima, di essere stato lui ad uccidere Giovanni Invito insieme con Mario Camasso. A questo racconto si è aggiunto anche quello di diversi pentiti, tra cui Giovanni Cascarino il quale ha raccontato ai magistrati d aver appreso direttamente da Camasso, poco dopo l’omicidio, del suo interessamento nel fatto di sangue. 

Due spunti che hanno confermato ciò che i magistrati già avevano immaginato e che avevano già portato ad indagare su Mario Camasso, che fu messo sotto intercettazione. Proprio dalle sue telefonate emerse dell’accordo con una donna per costruirsi un alibi che lo avrebbe tenuto fuori dalle indagini. Ma fino ad oggi non c’erano ulteriori prove del suo coinvolgimento. Adesso però la situazione sembra cambiata. Nei prossimi giorni i due indagati, Camasso e Degli Schiavi (difeso dall’avvocato Franco Liguori) saranno interrogati dal gip Villano che ha firmato il loro arresto e potranno chiarire la loro posizione.

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