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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Imprenditore ucciso durante la rapina: Cassazione annulla la condanna

Processo d’Appello da rifare per Argit Turshilla accusato dell’omicidio di Pasquale Guarino

Annullata la sentenza di condanna nei confronti di Argit Turshilla, 30enne albanese, accusato dell'omicidio di Pasquale Guarino, l'imprenditore di Santa Maria Capua Vetere ucciso durante una rapina nella sua azienda agricola a San Tammaro nel settembre 2015.

La prima sezione della Suprema Corte ha accolto il ricorso dei difensori di Turshilla, gli avvocati Fabio Della Corte ed Emilio Martino, noto cassazionista, e disposto l'annullamento del verdetto di condanna a 22 anni e 6 mesi pronunciato dalla Corte d'Assise d'Appello di Napoli nel novembre 2021. La procura generale aveva chiesto la conferma della pronuncia. Richiesta a cui si era associato anche il difensore della parte civile, l'avvocato Dezio Ferraro. Ma gli ermellini hanno accolto le argomentazioni difensive disponendo un nuovo processo d'appello. Si attendono le motivazioni della decisione.

Guarino fu assassinato nel tentativo di difendersi dall'aggressione da parte di tre persone che, armate con coltello e pistola, avevano cercato di rapinare il denaro presente nell'azienda agricola di San Tammaro. L'imprenditore agricolo, insieme ai suoi dipendenti, reagì al tentativo di rapina. I banditi vennero messi in fuga inseguiti dalle vittime del raid. Guarino ne raggiunse uno che esplose due colpi di pistola che non lasciarono scampo all'imprenditore.

Nell'immediatezza dei fatti vennero fermate due persone, risultate poi estranee ai fatti. Turshilla venne raggiunto dall'ordinanza di custodia cautelare in Albania dove venne arrestato ed estradato per affrontare il processo. Dopo la doppia condanna - prima dell'Assise di Santa Maria Capua Vetere poi quella in Appello - la parola fine di questa tragedia non è stata ancora scritta.

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