Nessuno sconto a Napolitano per l'omicidio di Marlon Brando

Nessuno sconto per il ras del clan Belforte, Felice Napolitano, per l'omicidio di Angelo Cortese. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dal suo difensore Antonio Abet e confermato la sentenza della Corte d'Assise d'Appello che lo aveva condannato a 20 anni.

Napolitano si era rivolto ai giudici della Suprema Corte lamentando l'errato calcolo della pena a lui inflitta ed in particolare delle circostanze aggravanti. Per la prima sezione penale della Cassazione - presidente Mariastefania Di Tomassi - la "sentenza impugnata, contrariamente a quanto dedotto dal ricorrente, ha fatto corretta applicazione della disciplina legale".

Cortese, noto anche come Marlon Brando, venne ucciso nel 2006 in quanto dopo essere passato nelle fila del clan Piccolo, avverso a quello dei Belforte, avrebbe iniziato a battere a tappeto il comprensorio marcianisano e maddalonese chiedendo il pizzo a numerosi imprenditori e commercianti, alcuni dei quali già versavano le estorsioni ai Mazzacane. Per questo venne eliminato dai sicari del clan Belforte.