rotate-mobile
Cronaca Marcianise

Omicidio di camorra, Belforte 'confessa' e fa condannare anche il fedelissimo

La Corte d’Appello conferma la pena dopo l’ammissione del capoclan

Trent’anni di carcere a testa per Domenico Belforte e Gennaro Buonanno. E’ questa la sentenza emessa dalla Corte d’Assise d’Appello di Napoli a carico del capoclan di Marcianise e del suo fedelissimo per l’omicidio di Pasquale Dallarino, avvenuto il 17 luglio 1997, che, secondo la Dda, si inserisce nella faida all'epoca in atto tra i Belforte ed i Piccolo.

I giudici d’appello hanno confermato la pena irrogata in primo grado dopo l’ammissione dello stesso Domenico Belforte che, nel corso dell’ultima udienza, aveva confessato l’omicidio, che era l’unico escluso dal lungo elenco nella famosa lettera inviata ai magistrati nella quale ammetteva la partecipazione a 25 omicidi.

Dallarino, secondo quanto ricostruito, venne ucciso in quanto era considerato vicino al clan Piccolo ed in particolare era addetto alla raccolta del denaro delle estorsioni. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Dario Vannetiello, Massimo Trigari e Giuseppe Foglia. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio di camorra, Belforte 'confessa' e fa condannare anche il fedelissimo

CasertaNews è in caricamento