Omicidio per vendetta, condannati padre e figlio
Accusavano la vittima di essere l'autore dell'omicidio di un nipote
Ammazzò Giuseppe Cantile, 44 anni di Villa di Briano e residente a Baia e Latina, per vendetta, perché lo accusava di essere l'autore dell'omicidio di un nipote. Per questo motivo è stato condannato a 20 anni di reclusione Arturo Pellegrino, 60enne di San Marcellino.
La Corte di Cassazione ha confermato la pena per l'omicidio avvenuto nel 2014. Era il 10 gennaio quando Cantile fu rinvenuto morto nella sua auto, una Fiat, a Baia e Latina. L'assassinio avvenne di mattina presto quando i killer lo raggiunsero mentre era in macchina e gli spararono. I magistrati della suprema corte hanno inflitto 2 anni e 4 mesi anche a Vittorio Pellegrino, figlio di Arturo di 37 anni, per l'accusa di detenzione in concorso di arma da fuoco.